La sola novità del programma riguardò l'introduzione dello Skeleton. Anche se il vero protagonista della rassegna fu il fohn, il vento caldo delle montagne svizzere, che condizionò l'agibilità degli impianti. L'eroe di questa seconda edizione dei Giochi Invernali fu il norvegese Johan Grottumsbraaten che vinse le due medaglie d'oro nel fondo (18 km e combinata). Le gare di St.Moritz rivelarono al mondo il talento di una giovanissima norvegese, Sonja Henie, che non ancora sedicenne, riportò il primo dei suoi tre titoli olimpici. Dotata di grazia naturale, connaturata armonia e grande correttezza di stile, per un decennio fu la dominatrice delle competizioni di pattinaggio su ghiaccio. Dopo il 1936 la bella Sonja abbandonò l'attività sportiva per dedicarsi al cinema.